Indice dei contenuti
- 1 Andare in rosso con la carta di credito dal 1° gennaio 2021
- 2 Carta di credito in rosso: differenza tra debitore a default e in sofferenza
- 3 Carta di credi in rosso: ecco cosa succede
- 4 Conto in rosso: cosa cambia rispetto a prima
Nell’ultimo anno complice anche la crisi economica, si è molto parlato di cosa accade se la carta di credito va in rosso. Come in ogni ambito anche in questo caso sono circolate fake news a tonnellate, quindi è bene fare chiarezza di quel che accade veramente prima di fasciarsi la testa senza motivo.
Ad esempio, è vero che se si sconfina anche solo di un centinaio di euro si verrà subito segnalati ai sistemi di informazione creditizia? Ecco, ancor prima di iniziare possiamo rispondere con sicurezza che questa è una grossa bufala. Ecco quindi cosa accade realmente.
Andare in rosso con la carta di credito dal 1° gennaio 2021
Andremo a parlare di quel che è stato sancito da un regolamento europeo entrato in vigore a gennaio 2014 e che vede nella data del 1 gennaio 2021 con quindi, la sua applicazione definitiva in tutti gli Stati membri dell’Unione europea.
Questo regolamento classifica la condizione di base basandosi su nuovi criteri. questo però non vuol che gli istituti di credito come le banche non possano consentire sconfinamenti oltre le risorse presenti sul proprio conto.
Quindi le banche potranno continuare ad accettare conti in rosso. È consigliabile quindi conoscere esattamente a menadito di conto corrente stipulato (tramite ovviamente il contratto firmato) con la propria banca e vedere cosa prevede, per non incorrere in brutte sorprese nel caso in cui appunto, di finisca in rosso anche di pochi euro.
Carta di credito in rosso: differenza tra debitore a default e in sofferenza
Cos’è il debitore a default? È quel soggetto che ha in rosso sul suo conto per un lasso di tempo temporaneo. Quindi non viene segnalato al SIC (acronimo di Sistemi di informazione creditizia).
L’eventuale segnalazione a questa società viene effettuata solo al dopo di un’accuratissima valutazione della situazione creditizia del debitore. Questa nella maniera più assoluta non legata a sporadici eventi.
Per contro invece, se la situazione di rosso della carta di credito si protrae nel tempo da del titolare del conto un debitore in sofferenza.
Molto importante sapere che tutti i propri dati personali presenti nei sistemi di informazione creditizia sono consultabili tramite un servizio (riservato agli iscritti). Questo permette di controllare senza impegno e gratis tutti i propri dati. Sarà anche possibile far apportare eventuali modifiche ad esempio se dovesse esserci un errore oppure se si è stati vittima di una frode fiscale.
Carta di credi in rosso: ecco cosa succede
Per essere più precisi per essere classificati in default quindi, si devono verificare due condizioni contemporaneamente:
il superamento della soglia assoluta ovvero i famosi 100 € se persona fisica oppure 500 € se professionista ed anche il superamento della soglia relativa. Questa sarebbe 1% della propria esposizione.
Esposizione non è altro che l’insieme delle spese dovute. Per fare un esempio: pagare le rate del mutuo oppur di un finanziamento auto e o legate all’utilizzo di una carta di credito.
La segnalazione in default deve inoltre essere in essere per almeno 90 giorni ma soprattutto le due condizioni di cui sopra dovranno realizzarsi contemporaneamente. Ne consegue che la segnalazione al CRIF con relativa iscrizione al SIC non avverrà in maniera automatica.
Conto in rosso: cosa cambia rispetto a prima
In effetti però qualche cosa è cambiato. In precedenza infatti la segnalazione al CRIF, diventando quindi cattivi pagatori, avveniva solamente nel caso di mancato pagamento delle rate del mutuo o di finanziamenti in generale.
Ora il rischio si corre anche nel caso di mancati pagamenti di utenze come energia, gas, acqua, telefono, Pay tv. In generale tutto quello che è caricato con RID bancario sul conto.
Concludendo, lo spazio di manovra sicuramente è minore rispetto a prima, ma basterà tornare in regola entro 90 giorni.